L'uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Fin dal principio Dio congiunge le vite! Questo è il suo nome: “Dio congiunge”, come una profezia di comunione e di legame. Fa incontrare le vite, le unisce, collante degli atomi e del cosmo. Invece il nome del suo nemico, nemico dell'amore e della vita, è esattamente l'opposto: il diavolo, cioè Colui-che-separa.
Il problema è portato alla radice: non più ripudio o no, ma tener vivo il respiro dell'origine, impegnarsi con tutte le forze ad alimentare il sogno di Dio: proteggere e custodire gesti, pensieri, parole che hanno a loro volta la gioiosa forza di proteggere l'amore e congiungere le vite. Perché l'amore è fragile, e affamato di cure. Vero peccato non è trasgredire una norma, ma il sogno di Dio. E questo accade a monte, è una lunga tela sottile che si tesse lentamente con quei comportamenti duri o indifferenti che spengono l'amore: infedeltà, mancanza di rispetto, offesa alla dignità, essere l'uno sull'altro causa di mortificazione quotidiana, anziché di vita.
Gesù getta le basi per la nostra libertà: il mio comportamento non è chiamato ad adeguarsi ad una legge esterna all'uomo, ma a quella norma interna che riaccende il volto, protegge il sorriso e il sogno di Dio.
Allora se non ti impegni a coltivarlo, se non ricuci gli strappi, se il tuo amore negli anni si è fatto duro e aggressivo invece che dolce e umile, tu stai ripudiando il sogno di Dio, sei già adultero nel cuore.