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Il Signore dice: abbi pazienza, custodisci il buon seme. Davanti a Dio una spiga di grano buono vale più di tutta la zizzania del campo, il bene è più importante del male, la luce più del buio.
Quale dei due sguardi è il nostro? Quello opaco e triste dei servi che vede il mondo e le persone invasi dal male, che giudica con durezza manichea? O quello positivo e solare del Signore che intravede spighe, pane e mietiture fiduciose, e che ha messo la sua forza nella mitezza?
Mettiamoci sulla strada con cui Dio agisce: per vincere la notte accende il mattino; per far fiorire la steppa sparge infiniti semi di vita; per sollevare la farina pesante e immobile mette un pizzico di lievito.
Dio avvia la primavera del cosmo, a noi spetta diventare l'estate profumata di messi. Io non sono i miei difetti o le mie debolezze, ma le mie maturazioni. Non sono creato a immagine del Nemico e della sua notte, ma a immagine del Creatore e del suo giorno.
Anche il giudizio finale avrà come argomento non la zizzania, che è il lato oscuro della mia esistenza, ma il buon grano, la parte migliore di me: ho avuto fame, freddo, paura e tu mi hai dato pane e amicizia, hai asciugato il mio pianto (Mt 25).
Tu pensa e ama i tuoi germi di vita, custodisci ogni germoglio, sii indulgente con tutte le creature, e anche con te. E la vita fiorirà in tutte le sue forme.
Il cristianesimo non è sacrificio o rinuncia,
non è la religione dei perdenti.
È la storia di cercatori d’oro, ai quali il presente non basta;
la storia di gente che ha scoperto giacimenti di benessere,
la perla del “ben vivere”, da cui non torna indietro.
I credenti sono così:
scelgono, e scegliendo bene guadagnano.
Non sono più buoni degli altri, sono però più ricchi:
hanno un tesoro di risorse cui attingere, perle di coraggio, di libertà, di cuore, di Dio.
Hanno lo sbalordimento per la bellezza di Dio.
E LE STRADE ESULTANO
Ma il contadino della parabola è diverso,
eccessivo,
illogico:
lancia manciate generose anche sulla strada e sui rovi.
È uno che spera anche nei sassi,
un sognatore che vede vita e futuro ovunque.